Le condizioni ambientali possono condizionare una traccia?
Questa domanda ci viene posta spesso, con riferimento particolare alla pioggia.
Ebbene sì. La pioggia condiziona una traccia, ma non sempre in maniera negativa.
Cerchiamo di capire il perché.
Intanto è necessario fare un netto distinguo tra le diverse tipologie di terreno. Sull’asfalto avrò un effetto, mentre in un prato ne avrò un altro. E un altro ancora su una strada sterrata.
Avrò un effetto su un terreno/asfalto pianeggiante e un effetto ancor diverso sugli stessi se in pendenza.
Parliamo di superfici “in piano”.
Se versiamo del liquido colorato al centro di un piazzale asfaltato si formerà una macchia. Addirittura, potrei simulare un camminamento lasciando cadere di tanto in tanto il colore.
Se subito dopo dovesse cominciare una pioggia leggera queste macchie verranno dilavate tendendo ad allargare così il loro diametro, pur mantenendo una loro colorazione.
Se invece ci spostiamo su prato e ripetiamo lo stesso esperimento, il colore cadrà in prevalenza sui fili d’erba e la pioggia leggera dilaverà i fili stessi lasciando cadere buona parte del colore nel terreno sottostante. Lasciando comunque sempre abbondanti tracce di colore.
Ancor diverso sarà se ripetiamo il tutto su una strada sterrata. Il colore dilavato verrà in parte assorbito dal terreno ma lasciando sempre ben visibile il colore stesso.
Ben diverso sarà il risultato se invece della pioggia leggera avessimo un classico acquazzone estivo.
Sull’asfalto la macchia o le macchie aumenteranno di dimensione, sul prato i fili d’erba avranno colorazione quasi nulla ma il terreno sottostante, così come la strada sterrata assumeranno un leggera colorazione.
Parliamo ora dello stesso esperimento ma su superfici “inclinate”. Salite/discese, terreni o sterrati in pendenza. Con pioggia leggera.
Sull’asfalto la macchia o le macchie tenderanno a dilavarsi e il colore si sposterà verso la fine della discesa, lasciando quasi inalterato il proprio diametro ma assumendo una forma “a serpente”.
In un prato i fili d’erba rallenteranno lo scorrere di questo “serpente” che risulterà quindi più corto rispetto a quello sull’asfalto. Sulla strada sterrata l’effetto sarà più o meno uguale.
E se invece fosse acquazzone?
Sull’asfalto, il colore versato non si noterà più in quel punto. Si noterà, invece, il “serpente” che corre lungo la discesa seguendone l’inclinazione con una colorazione che da appena percettibile in alto alla strada assumerà colorazione sempre più intensa per poi concentrarsi alla fine della discesa stessa.
Tenuto conto dei fili d’erba o di altri rallentamenti, l’effetto sarà più o meno identico sia in un prato che su una strada sterrata.
Sostituiamo ora il colore con i VOCs (Volatile Organic Compounds), o con le più conosciute “molecole d’odore”.
Come lavorerà il nostro cane in queste circostanze?
Su una superficie piana e dopo una pioggia leggera non cambierà molto il suo modo di lavorare. Con un acquazzone, invece, la macchia d’odore tenderà ad allargarsi e il cane quindi potrebbe, pur mantenendo la direzione, spaziare da destra a sinistra e viceversa. Cosa più o meno identica anche su altri terreni.
Cosa succede se la superficie è in pendenza dopo una pioggia leggera?
Non cambierà molto il modo di lavorare del cane.
Cambierà invece di molto dopo un acquazzone.
Il cane non segnalerà nulla in alto, l’odore è stato completamente spazzato via dall’acqua. Segnalerà invece una forte concentrazione di odore in fondo alla discesa, soprattutto se siamo su asfalto.
Possiamo quindi concludere che in presenza di pioggia leggera e su superficie piana l’acqua può “stabilizzare” la traccia d’odore, ancorarla ulteriormente al suolo. In maniera ancor maggiore su prato o sterrato. Anche se più attenuato avremo lo stesso risultato anche dopo una forte pioggia.
E se con pioggia leggera e superficie inclinata possiamo lavorare in discrete condizioni, dopo una pioggia forte e insistente è pressoché impossibile farlo.
Lo staff NORAS
Feb 5 2025
Shiva, ‘volontaria a 4 zampe’ della Protezione Civile:
La sua Morte inaspettata e improvvisa, Si chiamava Shiva di razza Blue Merle Australian Sheppard, i suoi primi passi nell’avvicinarsi alla Protezione Civile li ha mossi presso la scuola Cinofila dell’Associazione Le Aquile Unità Cinofile da Soccorso Ravennate, verso la fine del 2015.
In tutti questi anni è stata un Cane straordinario non solo salvando vite, ma diventando anche parte integrante delle squadre di soccorso, la sua morte ci lascia un vuoto incolmabile.
La Shiva, ha avuto una carriera notevole, superando esami importanti e partecipando a missioni di salvataggio. Il suo contributo al benessere e alla sicurezza delle persone non sarà mai dimenticato.
Da qualche anno, era in forza al Nucleo Cinofilo della V.A.B. Forlì Cesena.
Siamo certi che tutti quelli che l’hanno conosciuta, la ricorderanno, con ammirazione per il suo carattere e per la bontà che dimostrava nel lavoro che svolgeva con amore e dedizione, la ricorderanno anche per l’orgoglio il coraggio e la dedizione che ci metteva anche nei momenti di tensione e di pressione come una ricerca reale di ricerca di persona travolta da macerie.
Abilitata, al soccorso per la ricerca di persone disperse in superficie e/o travolte da macerie, ha trascorso la sua vita ad aiutare gli esseri umani, negli anni, Shiva aveva superato gli Esami Regionali Ricerca Persona e dal 2022 dopo aver superato anche gli Esami Operativi Nazionale della Nucleo Cinofile della V.A.B. Italia, era stata inserita nella Squadra Pronta Partenza. In tutti questi anni ha mantenuto sostenendo tutti gli esami possibili e immaginabili, nell’ottica di essere al meglio della situazione e pronta a svolgere il suo Ruolo e compito assegnati.
La scomparsa di un cane, come la Shiva, che ha dedicato la sua vita al Soccorso di esseri umani, è sempre un evento triste e toccante. Questi cani straordinari non solo salvano vite, ma diventano anche parte integrante delle squadre di soccorso della famiglia a cui appartengono, lasciano un vuoto incolmabile quando ci lasciano.
Shiva, non sappiamo sé sei stata un cane EROE, sappiamo solo, che sei stata scelta per le tue caratteristiche e che nel tuo caso, sono stati sfruttate al meglio, diventando un ottimo cane da Soccorso, e le migliaia di ore trascorse sui campi macerie, e sugli addestramenti in superfice per studiare al meglio le più svariate varianti che si possono trovare o succedere, in una Ricerca Reale, le migliaia di ore trascorse nei Boschi, per capire come affrontare le ricerche con il tuo Umano, in zone impervie, o nelle pianure in base alle caratteristiche morfologiche del territorio, tutto questo ci è servito ad affinare le tecniche d’intervento , l’intesa del binomio, non è solo ubbidire, ma è capirsi con uno sguardo, con un gesto anche in lontananza anche solo per darti una direzione di lavoro, L’intesa che ci deve essere tra il conduttore e il cane da soccorso definita BINOMIO e tu lo sei stata. Buon Ponte Cucciola
Shiva Cane da Soccorso della Protezione Civile 09 Giugno 2015 – 12 Febbraio 2025
Fai Buon Viaggio Amica mia Buon Ponte
Cav. Ignazio Bologna
By Bologna Ignazio • Cinofili, VAB 0 • Tags: Le Aquile UCSR, VAB Emilia-Romagna, VABRAVENNA