Al I Corsi di Formazione per il Rischio Idraulico

Questa mattina, presso il ponte della Castellina sul fiume Lamone, tra Russi e Faenza, si è svolta la prova pratica dei 44 iscritti al 2° corso emergenze idrauliche promosso dalla Provincia di Ravenna.

Nel pomeriggio, è previsto anche il test per conseguire l’abilitazione. Oltre alla prova pratica, gli iscritti al corso hanno seguito 4 lezioni teoriche di 3 ore ciascuna presso la sala riunioni dei Vigili del Fuoco, tenute da funzionari dell’Autorità di Bacino dei Fiumi Romagnoli, del Servizio Tecnico di Bacino dei Fiumi Romagnoli,  del Consorzio di Bonifica della Romagna Centrale, del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, del Servizio Protezione Civile della Provincia.

In contemporanea, si svolgerà  l’aggiornamento dei 37 volontari abilitati nel 1° corso emergenze idrauliche, svoltosi nel 2005.

Inoltre ci sarà anche l’opportunità per i  65 volontari, tramite sanatoria, di poter acquisire l’abilitazione al Rischio Emergenze Idrauliche. Si tratta dei volontari che hanno frequentato, dieci anni fa, nel 1999, al Corso “servizio sorveglianza fluviale”.

“L’obiettivo del secondo corso emergenze idrauliche – spiega l’assessore provinciale alla protezione civile Eugenio Fusignani – è quello di  formare degli operatori volontari di protezione civile fornendo un’adeguata preparazione tecnica e operativa che li metta in grado di intervenire sul territorio con competenza e professionalità, in stretto raccordo con i soggetti che per via istituzionale operano sul campo e gestiscono il territorio per quanto riguarda l’assetto idraulico.”

“Il nostro è territorio vulnerabile dal punto di vista idraulico -sottolinea Fusignani – infatti siamo stati la seconda Provincia in Regione a dotarsi di un dettagliato piano contro i rischi idraulici e idrogeologici. Il nostro territorio  è solcato da fiume pensili, il cui letto risulta più alto rispetto al territorio, e da una fitta rete canali. Formare volontari che sappiano affrontare un’emergenza idraulica e soprattutto quella causata dai collassi arginali è una priorità. La Regione sta modificando le procedure di intervento in questo campo e anche noi adegueremo i nostri strumenti. Intanto stiamo preparando un’altra esercitazione per la prossima primavera sul fiume Savio.”

I.B.