Mar 8 2024
TRACCE DI… MANTRAILING CONDIZIONE METEREOLOGICHE AVVERSE
Le condizioni ambientali possono condizionare una traccia?
Questa domanda ci viene posta spesso, con riferimento particolare alla pioggia.
Ebbene sì. La pioggia condiziona una traccia, ma non sempre in maniera negativa.
Cerchiamo di capire il perché.
Intanto è necessario fare un netto distinguo tra le diverse tipologie di terreno. Sull’asfalto avrò un effetto, mentre in un prato ne avrò un altro. E un altro ancora su una strada sterrata.
Avrò un effetto su un terreno/asfalto pianeggiante e un effetto ancor diverso sugli stessi se in pendenza.
Parliamo di superfici “in piano”.
Se versiamo del liquido colorato al centro di un piazzale asfaltato si formerà una macchia. Addirittura, potrei simulare un camminamento lasciando cadere di tanto in tanto il colore.
Se subito dopo dovesse cominciare una pioggia leggera queste macchie verranno dilavate tendendo ad allargare così il loro diametro, pur mantenendo una loro colorazione.
Se invece ci spostiamo su prato e ripetiamo lo stesso esperimento, il colore cadrà in prevalenza sui fili d’erba e la pioggia leggera dilaverà i fili stessi lasciando cadere buona parte del colore nel terreno sottostante. Lasciando comunque sempre abbondanti tracce di colore.
Ancor diverso sarà se ripetiamo il tutto su una strada sterrata. Il colore dilavato verrà in parte assorbito dal terreno ma lasciando sempre ben visibile il colore stesso.
Ben diverso sarà il risultato se invece della pioggia leggera avessimo un classico acquazzone estivo.
Sull’asfalto la macchia o le macchie aumenteranno di dimensione, sul prato i fili d’erba avranno colorazione quasi nulla ma il terreno sottostante, così come la strada sterrata assumeranno un leggera colorazione.
Parliamo ora dello stesso esperimento ma su superfici “inclinate”. Salite/discese, terreni o sterrati in pendenza. Con pioggia leggera.
Sull’asfalto la macchia o le macchie tenderanno a dilavarsi e il colore si sposterà verso la fine della discesa, lasciando quasi inalterato il proprio diametro ma assumendo una forma “a serpente”.
In un prato i fili d’erba rallenteranno lo scorrere di questo “serpente” che risulterà quindi più corto rispetto a quello sull’asfalto. Sulla strada sterrata l’effetto sarà più o meno uguale.
E se invece fosse acquazzone?
Sull’asfalto, il colore versato non si noterà più in quel punto. Si noterà, invece, il “serpente” che corre lungo la discesa seguendone l’inclinazione con una colorazione che da appena percettibile in alto alla strada assumerà colorazione sempre più intensa per poi concentrarsi alla fine della discesa stessa.
Tenuto conto dei fili d’erba o di altri rallentamenti, l’effetto sarà più o meno identico sia in un prato che su una strada sterrata.
Sostituiamo ora il colore con i VOCs (Volatile Organic Compounds), o con le più conosciute “molecole d’odore”.
Come lavorerà il nostro cane in queste circostanze?
Su una superficie piana e dopo una pioggia leggera non cambierà molto il suo modo di lavorare. Con un acquazzone, invece, la macchia d’odore tenderà ad allargarsi e il cane quindi potrebbe, pur mantenendo la direzione, spaziare da destra a sinistra e viceversa. Cosa più o meno identica anche su altri terreni.
Cosa succede se la superficie è in pendenza dopo una pioggia leggera?
Non cambierà molto il modo di lavorare del cane.
Cambierà invece di molto dopo un acquazzone.
Il cane non segnalerà nulla in alto, l’odore è stato completamente spazzato via dall’acqua. Segnalerà invece una forte concentrazione di odore in fondo alla discesa, soprattutto se siamo su asfalto.
Possiamo quindi concludere che in presenza di pioggia leggera e su superficie piana l’acqua può “stabilizzare” la traccia d’odore, ancorarla ulteriormente al suolo. In maniera ancor maggiore su prato o sterrato. Anche se più attenuato avremo lo stesso risultato anche dopo una forte pioggia.
E se con pioggia leggera e superficie inclinata possiamo lavorare in discrete condizioni, dopo una pioggia forte e insistente è pressoché impossibile farlo.
Lo staff NORAS
Mag 16 2024
NUT, ‘volontaria a 4 zampe’ della Protezione Civile:
La sua Morte inaspettata e improvvisa, NUT Pastore Belga Malinuar, è arrivata in forza alle Unità Cinofile dell’Associazione Le Aquile Unità Cinofile da Soccorso Ravennate, il 1° Maggio del 2013.
E che in tutti questi anni è stata un Cane straordinario non solo salvando vite, ma diventando anche parte integrante delle squadre di soccorso, la sua morte ci lascia un vuoto incolmabile.
NUT ha avuto una carriera notevole, superando esami imporatnti e partecipando a missioni di salvataggio cruciali, come quelle seguite nel post terremoto di Amatrice. Il suo contributo al benessere e alla sicurezza delle persone non sarà mai dimenticato. Sono certo che il gruppo di Volontari dell’Associazione Le aquile Unità Cinofile da Soccorso Ravennate e tutti quelli che l’hanno conosciuta, la ricorderanno, con ammirazione per il suo carattere e per la bontà che dimostrava nel lavoro che svolgeva con amore e dedizione, la ricorderanno anche per l’orgoglio il coraggio e la dedizione che ci metteva anche nei momenti di tensione e di pressione come una ricerca reale di ricerca di persona travolta da macerie.
Abilitata, al soccorso per la ricerca di persone disperse in superficie e/o travolte da macerie, ha trascorso la sua vita ad aiutare gli esseri umani, Nel 2015 ha superato gli Esami Operativi Enci Superfice; Sempre nel 2015 ha superato gli esami Operativi Superfice della Regione Emilia Romagna, In tutti questi anni ha mantenuto sostenendo tutti gli esami possibili e immaginabili, sempre per essere al meglio della situazione e pronta a svolgere il suo Ruolo e compito assegnati.
Nel 2016 a seguito del Terremoto ad amatrice, dopo l’attivazione sei stata chiamata e impiegata a svolgere le tue competenze e a fare quello per cui eri stata addestrata per più di 3 anni , contribuendo nelle operazioni Operative di ricerca delle persone che ancora mancavano all’appello.
La scomparsa di un cane, come la NUT che ha dedicato la sua vita al Soccorso di esseri umani, è sempre un evento triste e toccante. Questi cani straordinari non solo salvano vite, ma diventano anche parte integrante delle squadre di soccorso della famiglia a cui appartengono, lasciano un vuoto incolmabile quando ci lasciano.
NUT non so sé sei stata un cane EROE, so solo, che sei stata scelta per le tue caratteristiche e che nel tuo caso, sono stati sfruttate al meglio, diventando un ottimo cane da Soccorso, e le migliaia di ore trascorse sui campi macerie, per studiare al meglio, le più svariate varianti che si possono trovare o succedere, in una Ricerca Reale, le migliaia di ore trascorse insieme nei Boschi, per capire come affrontare le ricerche in zone impervie, o nelle pianure in base alle caratteristiche morfologiche del territorio, tutto questo ci è servito ad affinare la nostra complicità , l’intesa e il nostro capirci solo con uno sguardo o con un gesto anche in lontananza anche solo per darti una direzione di lavoro, L’intesa che ci deve essere tra il conduttore e il cane da soccorso.
NUT Cane da Soccorso della Protezione Civile 10 settembre 2012 – 16 maggio 2024
Fai Buon Viaggio Amica mia Buon Ponte
By Bologna Ignazio • Aquile, Cinofili, Scuola Addestramento 0 • Tags: Le Aquile UCSR, VAB Emilia-Romagna, VABRAVENNA