Gen 18 2015
Ezio MERENDI – TECNICHE OPERATIVE DI RICERCA
Sabato 27 dicembre 2014 – ore 14.00 Il Viceprefetto della Prefettura di Ravenna, richiede all’associazione “Le Aquile” Unità Cinofile da Soccorso, di partecipare assieme all’Arma dei Carabinieri di Ravenna alle ricerche del disperso Merendi Ezio, presso i comuni ravennati di Alfonsine e Voltana, località queste dove la sera di S. Stefano, intorno alle ore 22,00 si erano perse le sue tracce.
Immediatamente dopo la lettera di attivazione della Prefettura, inviata per conoscenza alla Regione Emilia Romagna dipartimento della Protezione Civile e al Coordinamento provinciale di Ravenna, Ignazio Bologna presidente dell’associazione Le Aquile UCS, mette in atto il piano operativo d’emergenza dell’associazione, che prevede:
- Comunicazione immediata dell’avvenuta attivazione al Coordinamento provinciale di Ravenna e al C.O.R. di Bologna;
- Contatti diretti con la Polizia Giudiziaria per le informazioni del caso;
- Reclutamento dei Volontari UCS e Logisti;
- Impiego della segreteria d’emergenza;
- Impiego dei mezzi di trasporto e mezzi tecnici – radio, drone, gps e cartine topografiche della zona.
Ore 15.00 Ignazio Bologna con una squadra di UCS, dopo un breve briefing avvenuto con le forze dell’ordine, suddivide su cartina topografica i settori di ricerca e dà il via alle operazioni.
Il primo giorno di ricerca, avvenuto in condizioni atmosferiche quasi impraticabili, visto l’intenso freddo e l’abbondante neve che si è abbattuta nell’area, si concluderà nella tarda serata con esito negativo.
Le ricerche riprenderanno il giorno successivo alle ore 08.00, un nutrito gruppo di volontari dell’associazioni “Le Aquile” U.C.S. e V.A.B. Ravenna, sempre coordinati da Ignazio Bologna, si porteranno nella frazione di Taglio Corelli (RA), a disposizione, come richiesto la sera precedente. L’area di ricerca verrà battuta per tutto il giorno sotto un’intensa neve e gelo, senza portare alcun risultato positivo.
Le ricerche si protrarranno anche nei giorni successivi, permettendo così di analizzare con l’Arma dei Carabinieri le tracce gps delle aree perlustrate (gps in dotazione alle Unità Cinofile da Soccorso). L’analisi tecnica operativa delle aree perlustrate, farà addivenire ad una intuizione che il (…omissis…)
farà mettere in atto, cioè, quella di fare abbassare i livelli dell’acqua dei canali, poiché le favorevoli condizioni climatiche del caldo degli ultimi giorni (14°-16° gradi circa) ne hanno permesso lo scongelamento, così da poter permettere un miglior controllo dei canali.
Il briefing: nel tardo pomeriggio di giovedì 15 gennaio presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Ravenna, viene illustrato al responsabile delle Unità Cinofile da Soccorso “Le Aquile”, il piano operativo da mettere in atto per il sabato successivo, il quale prevede un rastrellamento “a pettine” di circa 50 km quadrati. Vista l’immensa area da perlustrare Ignazio Bologna consiglia di far intervenire tutti i volontari di protezione civile disponibili.
Successivamente la Prefettura di Ravenna richiede l’intervento, oltre come già fatto in precedenza delle Unità Cinofile da Soccorso dell’associazione “Le Aquile”, oramai divenute parte integrante nelle ricerche di questo genere, dei volontari facenti parte del Coordinamento provinciale.
Sabato 17 gennaio 2015 ore 08.00 campo base Taglio Corelli (RA). 120 uomini tra Carabinieri e volontari di protezione civile, si raggruppano prima di iniziare l’imponente azione di ricerca.
Le associazioni di volontariato intervenute (Centro Volontari di Protezione Civile di Faenza; Corpo Volontario Forestale; A.A.R.I.C.B. Lugo; Associazione Volontari Riolo Terme; Radio Club Mistral; C.E.R. Faenza; Caritas Ravenna; Associazione Volontari Protezione Civile Solarolo; Centro Volontari Brisighella) coordinate da Marco Sarasini e Mario Mezzogori, rispettivamente Presidente e Vicepresidente del Coordinamento provinciale di Ravenna, nonché i cinofili de “Le Aquile” e rispettivi logisti dei V.A.B. coordinati da Mauro Tranquilli referente per le U.C.S.. I coordinatori, dopo il discorso effettuato dal Tenente Colonnello Antonio Sergi, hanno provveduto per la parte di competenza, a dare delle direttive da intraprendere nella particolare ricerca.
Mario Mezzogori e Marco Sarasini hanno indottrinato i volontari sull’intervento da effettuare nel rispetto della sicurezza, a disporre i volontari di supporto alle U.C.S., e alla consegna delle cartine topografiche, già suddivise in precedenza in dodici aree dall’Arma dei Carabinieri che ha coordinato la ricerca.
Mauro Tranquilli ha spiegato brevemente che, trattandosi di una ricerca a pettine, l ‘Unità Cinofila da Soccorso doveva stare davanti alla squadra per permettere al cane di spaziare l’area ed eventualmente indicare col proprio fiuto la strada da battere.
L’epilogo: Ore 08.30 le dodici squadre partono nella ricerca, dopo circa due ore, alle ore 10.20 la squadra numero 8 diretta a sud di Taglio Corelli (RA), seguendo il fiuto del cane, raggiunge un canale di irrigazione che fiancheggia la ferrovia, e li purtroppo l’amara scoperta del cadavere di Ezio Merendi che affiora dall’acqua alta circa un metro. (Foto squadra 8 composta da Volontari dell’associazioni Le Aquile UCS, V.A.B. e Mistral Ravenna)
L’amara scoperta certamente non può dare la felicità ai volontari intervenuti, ma sicuramente la certezza che il sistema di protezione civile messo in atto nella circostanza, nonostante l’eterogeneità dei Volontari intervenuti, ha collaudato una totale sinergia e una amalgama quasi da manuale.
L’associazione “Le Aquile” UCS e tutti i volontari intervenuti nella ricerca, si stringono con affetto porgendo le proprie condoglianze alla famiglia Merendi.
a cura di M.T.
Gen 20 2015
Le Aquile Ringraziano la famiglia Merendi
By •