Poco dopo mezzogiorno la salma è affiorata nelle acque del fiume. La tragica scoperta a due chilometri da Ponte Bastia. Lo strazio dei familiari
SAN BIAGIO. Quel che si temeva, alla fine, si è tramutato in realtà. Tragica, dolorosissima. Il corpo di Luana Landi, la donna scomparsa da casa nei giorni scorsi, è stato ritrovato ieri poco dopo mezzogiorno nelle acque del fiume Reno. Il ritrovamento ad opera dei sommozzatori dei vigili del fuoco di Bologna è avvenuto a circa due chilometri da Ponte Bastia, verso valle.
Purtroppo, ciò che si ipotizzava fin dall’inizio, ovvero che la donna abbia deciso di farla finita, è stato confermato da Angelo Tancredi, dirigente del commissariato della Polizia di Stato di Lugo di Romagna.
I vestiti intatti. Una conferma giunta qualche istante dopo il sopralluogo effettuato verso le 13.30 da un medico della medicina legale di Ravenna. Lo stesso dirigente, comunque e per maggior sicurezza, farà effettuare un’ispezione cadaverica in modo da escludere anche lo svolgimento dell’autopsia e quindi concedere alla famiglia lo svolgimento del funerale nel più breve tempo possibile.
Da quanto risulta, infatti, i vestiti sono intatti e sul corpo non ci sono segni particolari che possano far pensare ad altre situazioni.
La scomparsa da casa . Si conclude così tragicamente questa triste storia di una donna di 50 anni che giovedì mattina, uscita di casa, ha percorso con una Ford Fiesta 20 chilometri a partire da Masiera, frazione di Fusignano, nel Ravennate, per poi parcheggiare la propria automobile sotto gli alberi dell’argine del Reno, davanti al bar di Ponte Bastia.
Da quel momento, Luana Landi ha fatto perdere le proprie tracce. Il giorno dopo, il compagno e il fratello vanno dai carabinieri di Bagnacavallo e denunciano la scomparsa. La prefettura di Ravenna attua il piano di protezione civile, anche perché il suo telefonino suonava a vuoto.
La ricerca con i cani . Nella stesse ore, parte la macchina organizzativa messa in pratica (anche con i cani per la ricerca di persone) dalla Protezione civile di Ravenna e fino a sera la donna non è stata ritrovata.
Ieri mattina, alle 8.30, sono riprese le ricerche con l’ammassamento dei volontari e i loro mezzi davanti al cimitero di Lavezzola. Da qui sono partite diverse pattuglie di volontari, che hanno potuto contare su cani dotati di un sistema Gps che traccia il percorso fatto, in modo che non venga ripetuto.
E mentre l’azione di ricerca dei volontari si svolgeva sul terreno, anche i familiari fin dalle prime ore di ieri mattina, non hanno mai smesso di cercare la dispersa.
Lo strazio del fratello . Come detto, a ritrovare il corpo semisommerso incastrato fra i rami di un albero appoggiato sull’acqua sono stati i sommozzatori che hanno perlustrato con un gommone il fiume Reno da Ponte Bastia verso valle.
Il corpo della donna è stato quindi portato in golena e al fratello è stato concesso di vederlo e qualche istante dopo, comprensibilmente, si è sentito male. Sul posto è stata chiamata un’ambulanza del 118 ma l’uomo, seppur molto scosso per la prematura scomparsa della sorella, si è ripreso. —
Fonte lanuovaferrara
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Giu 30 2018
Trovato nel Reno il corpo della Donna scomparsa
Poco dopo mezzogiorno la salma è affiorata nelle acque del fiume. La tragica scoperta a due chilometri da Ponte Bastia. Lo strazio dei familiari
SAN BIAGIO. Quel che si temeva, alla fine, si è tramutato in realtà. Tragica, dolorosissima. Il corpo di Luana Landi, la donna scomparsa da casa nei giorni scorsi, è stato ritrovato ieri poco dopo mezzogiorno nelle acque del fiume Reno. Il ritrovamento ad opera dei sommozzatori dei vigili del fuoco di Bologna è avvenuto a circa due chilometri da Ponte Bastia, verso valle.
Purtroppo, ciò che si ipotizzava fin dall’inizio, ovvero che la donna abbia deciso di farla finita, è stato confermato da Angelo Tancredi, dirigente del commissariato della Polizia di Stato di Lugo di Romagna.
I vestiti intatti. Una conferma giunta qualche istante dopo il sopralluogo effettuato verso le 13.30 da un medico della medicina legale di Ravenna. Lo stesso dirigente, comunque e per maggior sicurezza, farà effettuare un’ispezione cadaverica in modo da escludere anche lo svolgimento dell’autopsia e quindi concedere alla famiglia lo svolgimento del funerale nel più breve tempo possibile.
Da quanto risulta, infatti, i vestiti sono intatti e sul corpo non ci sono segni particolari che possano far pensare ad altre situazioni.
La scomparsa da casa . Si conclude così tragicamente questa triste storia di una donna di 50 anni che giovedì mattina, uscita di casa, ha percorso con una Ford Fiesta 20 chilometri a partire da Masiera, frazione di Fusignano, nel Ravennate, per poi parcheggiare la propria automobile sotto gli alberi dell’argine del Reno, davanti al bar di Ponte Bastia.
Da quel momento, Luana Landi ha fatto perdere le proprie tracce. Il giorno dopo, il compagno e il fratello vanno dai carabinieri di Bagnacavallo e denunciano la scomparsa. La prefettura di Ravenna attua il piano di protezione civile, anche perché il suo telefonino suonava a vuoto.
La ricerca con i cani . Nella stesse ore, parte la macchina organizzativa messa in pratica (anche con i cani per la ricerca di persone) dalla Protezione civile di Ravenna e fino a sera la donna non è stata ritrovata.
Ieri mattina, alle 8.30, sono riprese le ricerche con l’ammassamento dei volontari e i loro mezzi davanti al cimitero di Lavezzola. Da qui sono partite diverse pattuglie di volontari, che hanno potuto contare su cani dotati di un sistema Gps che traccia il percorso fatto, in modo che non venga ripetuto.
E mentre l’azione di ricerca dei volontari si svolgeva sul terreno, anche i familiari fin dalle prime ore di ieri mattina, non hanno mai smesso di cercare la dispersa.
Lo strazio del fratello . Come detto, a ritrovare il corpo semisommerso incastrato fra i rami di un albero appoggiato sull’acqua sono stati i sommozzatori che hanno perlustrato con un gommone il fiume Reno da Ponte Bastia verso valle.
Il corpo della donna è stato quindi portato in golena e al fratello è stato concesso di vederlo e qualche istante dopo, comprensibilmente, si è sentito male. Sul posto è stata chiamata un’ambulanza del 118 ma l’uomo, seppur molto scosso per la prematura scomparsa della sorella, si è ripreso. —
Fonte lanuovaferrara
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