Basta poco che ce Vò

E’ proprio dal famoso slogan del noto comico Giobbe Covatta, che si può prendere spunto nel creare iniziative sociali all’interno del mondo del volontariato, a costo zero, che permettano di tendere la mano ai cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale. “Una nuova vita, un nuovo Stato, un’altra terra, una cultura estranea, un mondo ignoto, un’altra lingua e tanta voglia di tornare a quelle radici da cui forzatamente e necessariamente mi sono dovuto allontanare abbandonando i miei cari”. Forse questi o tanti altri sono i pensieri che affollano la mente di questi ragazzi richiedenti protezione internazionale. E’ difficile per noi provare le loro emozioni, ma soprattutto è difficile immaginare di essere “un profugo”. Forse disagio, disagio e nient’altro in un paese che ti ospita, nel quale sei in difficoltà a comunicare e, per non cadere nella solitudine, tiri fuori forza e coraggio e, mettendo da parte la timidezza, indicando un oggetto, chiedi ad un passante quale sia il nome. Alcuni di loro in provincia di Ravenna, sono ospitati all’interno di strutture di volontari di protezione civile, ed è proprio in una di queste sedi, “Le Aquile” di Lugo, che la sera del 20 dicembre 2015, organizzata dal Dott. Paolo Bagioni si è creata una serata conviviale all’insegna della musica, che per tutti è lingua universale.Immagine2 Ospiti della serata oltre che i richiedenti protezione internazionale della provincia di Ravenna, erano presenti la Dott.ssa Maria Rosaria Mancini della Prefettura, e due ospiti d’onore, che oltre ad essere iper attivi nel mondo del volontariato hanno allietato la serata con la loro incantevole voce,  Gabriele Gazzani e Sonia Devis.

…è proprio da questa serata vedendo i volti di questi ragazzi, gioiosi e spensierati, forse per la prima volta dopo tanto tempo, che ha fatto scattare negli organizzatori un unanime pensiero “Basta poco che ce vò”.

Da qui nasce il nostro Progetto che si propone di promuovere momenti di incontro tra i Immagine3richiedenti protezione internazionale in contesti ludici, nei quali la musica risulta essere il filo conduttore. Gli incontri avverranno con cadenza pressoché mensile presso le più grandi strutture della provincia, con una serata finale in una location importante a Ravenna.

FINALITA’ Nel contesto sopra descritto, verranno selezionati un congruo numero di richiedenti che parteciperanno attivamente alla produzione di un CD e di un Video. Tali partecipanti saranno appartenenti alle più numerose comunità presenti nelle strutture, coordinate da un tutor appartenente al mondo del Volontariato ed esperto nel settore musicale. Il progetto si presenta in primo luogo come occasione di socializzazione e scambio reciproco di esperienza, con il fattore universale legante della musica, ed è finalizzato alla realizzazione di un prodotto, che diventerà il risultato del lavoro di tutti. Il lavoro sarà una sperimentazione di un percorso, che diventa simbolo del percorso di integrazione vissuto da tutti i ragazzi accolti nelle strutture e sarà un’occasione per mettersi alla prova. In tale contesto ed in un’ottica di ottimizzazione delle attività delle associazioni di volontariato, che possono sviluppare con modalità sinergiche diverse attività utilizzando le molteplici specializzazioni presenti al loro interno, collegato con tale step verrà implementato anche un aspetto sanitario, condotto nell’ambito del volontariato, nell’ambito del quale verranno formate alcune figure sanitarie, con corsi fino al BLSD, che potranno essere utilizzate a supporto di attività di trasporto sanitario.  Sviluppo del progetto 1) Organizzazione di serate con intrattenimento musicale, che coinvolgeranno diverse strutture e richiedenti, finalizzate alla socializzazione e all’individuazione di ragazzi più idonei all’iniziativa (Strutture della Protezione Civile “Le Aquile” di Lugo, La Traccia di Conselice, Cervia, Caritas, Antica corona Casola Valsenio, Hotel Gemelli); 2)Selezione e individuazione dei ragazzi che materialmente realizzeranno il Cd / video; 3)Realizzazione del prodotto finale e presentazione al pubblico esterno. Parte sanitaria: 1) Formazione; 2) Utilizzo di prova in attività semplici; 3) Implementazione del servizio    PARTECIPANTI AL PROGETTO – Strutture, Volontariato e tutor, Enti Locali e Prefettura. Il presente progetto si inserisce nel progetto “SINGING, CARING and MOVING”,  nel quale la Prefettura di Bologna, unitamente alla Regione Emilia – Romagna, ha siglato un Protocollo d’intesa con diversi soggetti istituzionali, relativo all’impiego dei richiedenti protezione internazionale presenti nei centri di prima accoglienza in attività di volontariato.