Ravenna, due nuovi aerei contro gli incendi boschivi

RAVENNA – “Decolla sabato 24 luglio – riferisce l’assessore provinciale alla Protezione Civile, Eugenio Fusignani  –   il primo volo del nuovo servizio di avvistamento aereo degli incendi boschivi. Un servizio che fa parte di un progetto che, qualora dovesse dare i risultati attesi, verrà istituzionalizzato, inserendolo nelle attività permanenti del sistema di Protezione Civile.”. Il costo complessivo della sperimentazione ammonta a 15mila euro a carico della Provincia.

“Il progetto – spiega l’assessore Fusignani – è stato proposto da tre piloti alla Provincia. Ritenendolo molto interesante l’ho immediatamente sottoposto all’attenzione della Regione e del Coordinamento Provinciale del Volontariato di Protezione Civile che l’hanno condiviso e realizzato attraverso una convenzione con l’Aero Club Francesco Baracca di Lugo, che già aderisce al Coordinamento provinciale. Si tratta dunque di un valore aggiunto di grande rilevanza, che va ad ampliare e migliorare il già collaudato ed efficiente servizio incendi boschivi che, da anni, è svolto a terra dai nostri volontari”

«Il servizio – continua Fusignani – è reso possibile dalla disponibilità dei tre esperti piloti che ce l’hanno proposto: i ravennati Franco Casadio e Marco Ghermandi, ed il cesenate Franco Faberi. Tutti con un  notevole curriculum e con migliaia di ore di volo alle spalle. Infatti provengono dall’Aeronautica Militare, dove hanno prestato servizio in reparti operativi come ufficiali piloti sui caccia G-91, fino al grado di capitano, per poi passare all’aviazione civile, all’Alitalia, dove hanno raggiunto i vertici professionali, ricoprendo tutti il ruolo di comandanti istruttori. Iscritti come volontari di protezione civile, i tre piloti presteranno servizio a titolo gratuito, anche per tutte le altre emergenze di protezione civile come il monitoraggio di frane, di piene fluviali e quant’altro attiene alle emergenze di protezione civile. »

Il servizio consisterà nella sorveglianza delle pinete sul litorale, da Tagliata di Cervia alla foce del Reno, e dei boschi sulla collina dell’appennino faentino, nelle ore più calde dei giorni di maggior rischio, weekend e festivi.

«Questa scelta – precisa Fusignani – è stata dettata dalle esigenze del Corpo Forestale dello Stato, che in tal modo integra e completa il proprio servizio di sorveglianza quotidiana con gli elicotteri. »

Naturalmente i tre piloti garantiranno la reperibilità 24 ore su 24, per assicurare il servizio nei casi di emergenza anche al di fuori dei giorni e degli orari convenuti col Corpo forestale dello Stato. »

«Il sistema di sorveglianza -prosegue Fusignani – sarà parte integrante del servizio AIB (anti incendi boschivi) della Regione Emilia-Romagna, coordinato dal Corpo Forestale dello Stato, e sarà collegato costantemente col servizio svolto a terra dai volontari del Coordinamento Provinciale, nonché con tutte le altre strutture operative che si occupano della prevenzione e dello spegnimento degli incendi boschivi.»

«Nella nostra provincia, nonostante gli  ottimi risultati conseguiti, continuiamo a tenere alta l’attenzione sul versante incendi boschivi ed in generale sul versante sicurezza territoriale ed ambientale; grazie anche alla perfetta sinergia ed integrazione tra le varie componenti del sistema di Protezione Civile, ed al prezioso ruolo che svolge la Prefettura. Con questo nuovo servizio, potendo contare anche sulla professionalità dei piloti, che ringrazio ancora insieme a tutti i volontari del Coordinamento, possiamo certamente affermare – conclude l’assessore Fusignani – che ci sentiamo tutti ancora più sicuri. »

Anche il Primo Dirigente Dott. Gianpiero Andreatta, Comandante Provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Ravenna vede “favorevolmente l’iniziativa, che consiste nell’utilizzo dei due aerei in sinergia con l’elicottero del C.F.S. che è schierato a Rimini e che svolge un’attività di prevenzione e di spegnimento incendi boschivi da tempo consolidata.”

«L’utilità dell’avvistamento da mezzi aerei è indiscutibile – precisa il Comandante Andreatta – è possibile infatti monitorare e controllare una porzione di territorio molto vasta e da un punto di vista ottimale. I velivoli si possono muovere con la massima libertà, senza essere condizionati dal traffico, dall’assenza di strade, dall’orografia del terreno. In alcuni casi, assai frequenti soprattutto in pianura, non potendo le forze a terra avere accesso a punti panoramici, i mezzi aerei rappresentano l’opportunità più efficace e tempestiva per riuscire a localizzare con precisione un principio di incendio e comunicarne le coordinate. »

«L’Aero Club Francesco Baracca di Lugo -dichiara il presidente Mauro Baldazzi – ha messo a disposizione tutta la sua esperienza per consentire questa sperimentazione. Abbiamo collaborato nell’abilitare sulle nostre macchine i piloti che svolgeranno questo ruolo. Siamo veramente entusiasti e contenti di partire per questo servizio che può dare al nostro territorio una garanzia maggiore di sicurezza contro la possibilità di incendi dolosi e naturali.

Un ringraziamento al Corpo Forestale dello Stato e all’assessore provinciale che si è reso disponibile per trovare le risorse per svolgere questo servizio. Senza avere almeno un po’ di soldi per pagare la benzina per gli aerei, non saremmo stati in grado di svolgere questo importante compito».

«Per quanto riguarda l’attività che parte sabato prossimo – interviene il presidente del Coordinamento Provinciale della Protezione Civile in provincia di Ravenna, Uliano Dalmonte –  la ritengo un ampliamento di tutto il lavoro che il coordinamento sta già facendo da moltissimi anni sul rischio degli incendi. Noi attualmente  svolgiamo l’attività in pineta in bicicletta e a piedi, in tutte le pinete del ravennate più in collina, dove abbiamo cinque postazioni fisse. Questo è un ampliamento delle nostre attività. Dall’alto si può vedere bene se ci sono dei focolai di incedi e in base alle segnalazioni che ci pervengono noi mobilitiamo chi di dovere: cioè il Corpo Forestale dello Stato, i Vigili del Fuoco e i volontari. Spetta poi a quest’ultimi intervenire per fare bonifica dal momento che, spento l’incendio, occorre restare sul posto per ore per evitare che i focolai riprendano. Il pilota che avvista un incendio contatta via radio la nostra sala operativa, provvede a segnalare alla postazione fissa più vicina o direttamente al Corpo Forestale dello Stato la posizione dell’incendio, per un sopralluogo nella zona indicata e per l’intervento, coinvolgendo ovviamente anche i Vigili del Fuoco e le Squadre della Protezione Civile.»