Bologna – Il rischio maremoto sulle coste emiliano-romagnole dell’Adriatico è al centro della giornata informativa organizzata per martedì 26 ottobre dall’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, in collaborazione con l’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), ente che ha il compito – attraverso il Centro di Allerta Tsunami (CAT) – di valutare la possibilità che un terremoto, con epicentro in mare o vicino alla costa, possa generare un maremoto e di stimare i tempi di arrivo dell’onda lungo i differenti tratti di costa.
Il seminario, a cui sono invitate tutte le istituzioni territoriali costiere e le strutture componenti il Sistema di Protezione civile regionale, si terrà a Ravenna presso la Residenza Provinciale (via Guaccimanni 10), nella Sala Nullo Baldini, con inizio alle ore 9.30. Tra i relatori anche Antonella Scalzo del Dipartimento nazionale che illustrerà la Direttiva SiAM e parlerà della pianificazione di Protezione civile per il rischio maremoto.
L’incontro informativo sarà una ulteriore occasione per condividere e confrontarsi sul sistema di allertamento e sulle iniziative di prevenzione da eventuali danni a persone e cose a causa del rischio maremoto. Tra i temi affrontati, ci sarà anche quello della necessità di dare uniformità alle azioni di pianificazione di protezione civile per tutto il territorio interessato, anche in attuazione alle “Indicazioni per l’aggiornamento delle pianificazioni di protezione civile per il rischio maremoto” del Dipartimento nazionale.
Il sistema SiAM: Sistema di Allertamento nazionale per i Maremoti
Nel corso dei secoli le coste del Mediterraneo sono state interessate da numerosi eventi di maremoto che hanno avuto la loro origine nell’elevata sismicità dell’area. Vista l’esposizione a questo rischio, nel 2017 è stato istituito il SiAM-Sistema di Allertamento nazionale per i Maremoti generati da terremoti nel Mar Mediterraneo, sotto il coordinamento del Dipartimento della protezione civile.
Attraverso il Centro di Allerta Tsunami, INGV ha il ruolo di valutare la possibilità che da un terremoto in mare si generi un maremoto che colpisca la costa. L’ipotesi di maremoto viene confermata o smentita dai dati della rete di mareografi gestita dall’Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra). Sulla base di queste valutazioni, il Dipartimento della Protezione Civile – tramite la Sala Situazioni Italia – ha il compito di diramare i messaggi di allerta nelle zone interessate per attivare, nel minor tempo possibile, il Servizio nazionale di protezione civile.
Nel 2018 sono state pubblicate le “Indicazioni per l’aggiornamento delle pianificazioni di protezione civile per il rischio maremoto”, contenute in un decreto del Capo Dipartimento della Protezione civile, che fornisce alle diverse componenti e strutture operative del Servizio nazionale elementi utili alla pianificazione di protezione civile, in relazione a questo specifico rischio, per la salvaguardia della popolazione presente lungo le coste.
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Ott 26 2021
Il rischio maremoto sulle coste dell’Adriatico al centro di un incontro aperto a istituzioni costiere e strutture operative
Bologna – Il rischio maremoto sulle coste emiliano-romagnole dell’Adriatico è al centro della giornata informativa organizzata per martedì 26 ottobre dall’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, in collaborazione con l’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), ente che ha il compito – attraverso il Centro di Allerta Tsunami (CAT) – di valutare la possibilità che un terremoto, con epicentro in mare o vicino alla costa, possa generare un maremoto e di stimare i tempi di arrivo dell’onda lungo i differenti tratti di costa.
Il seminario, a cui sono invitate tutte le istituzioni territoriali costiere e le strutture componenti il Sistema di Protezione civile regionale, si terrà a Ravenna presso la Residenza Provinciale (via Guaccimanni 10), nella Sala Nullo Baldini, con inizio alle ore 9.30. Tra i relatori anche Antonella Scalzo del Dipartimento nazionale che illustrerà la Direttiva SiAM e parlerà della pianificazione di Protezione civile per il rischio maremoto.
L’incontro informativo sarà una ulteriore occasione per condividere e confrontarsi sul sistema di allertamento e sulle iniziative di prevenzione da eventuali danni a persone e cose a causa del rischio maremoto. Tra i temi affrontati, ci sarà anche quello della necessità di dare uniformità alle azioni di pianificazione di protezione civile per tutto il territorio interessato, anche in attuazione alle “Indicazioni per l’aggiornamento delle pianificazioni di protezione civile per il rischio maremoto” del Dipartimento nazionale.
Il sistema SiAM: Sistema di Allertamento nazionale per i Maremoti
Nel corso dei secoli le coste del Mediterraneo sono state interessate da numerosi eventi di maremoto che hanno avuto la loro origine nell’elevata sismicità dell’area.
Vista l’esposizione a questo rischio, nel 2017 è stato istituito il SiAM-Sistema di Allertamento nazionale per i Maremoti generati da terremoti nel Mar Mediterraneo, sotto il coordinamento del Dipartimento della protezione civile.
Attraverso il Centro di Allerta Tsunami, INGV ha il ruolo di valutare la possibilità che da un terremoto in mare si generi un maremoto che colpisca la costa. L’ipotesi di maremoto viene confermata o smentita dai dati della rete di mareografi gestita dall’Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra). Sulla base di queste valutazioni, il Dipartimento della Protezione Civile – tramite la Sala Situazioni Italia – ha il compito di diramare i messaggi di allerta nelle zone interessate per attivare, nel minor tempo possibile, il Servizio nazionale di protezione civile.
Nel 2018 sono state pubblicate le “Indicazioni per l’aggiornamento delle pianificazioni di protezione civile per il rischio maremoto”, contenute in un decreto del Capo Dipartimento della Protezione civile, che fornisce alle diverse componenti e strutture operative del Servizio nazionale elementi utili alla pianificazione di protezione civile, in relazione a questo specifico rischio, per la salvaguardia della popolazione presente lungo le coste.
Fonte sito Regione Emilia Romagna
By Bologna Ignazio • Prot.Civile Generale 0