In questi giorni, mentre l’attenzione internazionale era puntata su Roma per la morte del Papa e l’arrivo di capi di Stato da tutto il mondo, lontano dai riflettori un’altra realtĂ si consumava nel silenzio: quella del campo di accoglienza allestito al Parco Archeologico di Centocelle, attivo grazie al Dipartimento di Protezione Civile. Il campo ospita 4.500 volontari arrivati da tutta Italia. Sono presenti inoltre duecento volontari Anpas. La Croce Rossa Italiana ha messo a disposizione 33 ambulanze e 73 operatori.
Report è stato sul posto per documentare le condizioni in cui centinaia di persone, molti dei quali minorenni, hanno dovuto trascorrere queste giornate. Al nostro arrivo, abbiamo trovato diversi tendoni della Protezione Civile e della Croce Rossa ancora in fase di allestimento per le prossime notti, bagni chimici non funzionanti e una gestione dell’accoglienza evidentemente inadeguata. In mancanza di posti al coperto, molti ragazzi si sono visti costretti a dormire all’aperto, su cartoni improvvisati, con una sola coperta a ripararli dal freddo della notte.
Alcuni di loro, secondo le testimonianze raccolte, si sarebbero sentiti male, probabilmente a causa delle condizioni di disagio e dell’esposizione prolungata al freddo.
Abbiamo chiesto spiegazioni a un rappresentante della Croce Rossa Italiana presente sul posto. In un primo momento ci è stato detto che, trattandosi di una situazione di emergenza, non era stato possibile organizzare un’accoglienza migliore. Tuttavia, una volta compreso che i nostri inviati erano giornalisti di Report, il rappresentante ha interrotto il colloquio, rifiutandosi di rispondere a ulteriori domande.
Mentre la città celebrava eventi solenni di fronte ai grandi della Terra, al Parco di Centocelle si consumava una storia invisibile: quella di chi è stato dimenticato, anche solo per qualche giorno.
dal Web
[27/4, 13:42] Giuseppe: https://www.facebook.com/share/v/1FidT6E8Pk/
Post Views: 90
Apr 28 2025
đź”´ Mentre il Mondo guarda ai grandi del Pianeta, I Volontari dormono sui Cartoni
In questi giorni, mentre l’attenzione internazionale era puntata su Roma per la morte del Papa e l’arrivo di capi di Stato da tutto il mondo, lontano dai riflettori un’altra realtĂ si consumava nel silenzio: quella del campo di accoglienza allestito al Parco Archeologico di Centocelle, attivo grazie al Dipartimento di Protezione Civile. Il campo ospita 4.500 volontari arrivati da tutta Italia. Sono presenti inoltre duecento volontari Anpas. La Croce Rossa Italiana ha messo a disposizione 33 ambulanze e 73 operatori.
Report è stato sul posto per documentare le condizioni in cui centinaia di persone, molti dei quali minorenni, hanno dovuto trascorrere queste giornate. Al nostro arrivo, abbiamo trovato diversi tendoni della Protezione Civile e della Croce Rossa ancora in fase di allestimento per le prossime notti, bagni chimici non funzionanti e una gestione dell’accoglienza evidentemente inadeguata. In mancanza di posti al coperto, molti ragazzi si sono visti costretti a dormire all’aperto, su cartoni improvvisati, con una sola coperta a ripararli dal freddo della notte.
Alcuni di loro, secondo le testimonianze raccolte, si sarebbero sentiti male, probabilmente a causa delle condizioni di disagio e dell’esposizione prolungata al freddo.
Abbiamo chiesto spiegazioni a un rappresentante della Croce Rossa Italiana presente sul posto. In un primo momento ci è stato detto che, trattandosi di una situazione di emergenza, non era stato possibile organizzare un’accoglienza migliore. Tuttavia, una volta compreso che i nostri inviati erano giornalisti di Report, il rappresentante ha interrotto il colloquio, rifiutandosi di rispondere a ulteriori domande.
Mentre la città celebrava eventi solenni di fronte ai grandi della Terra, al Parco di Centocelle si consumava una storia invisibile: quella di chi è stato dimenticato, anche solo per qualche giorno.
dal Web
[27/4, 13:42] Giuseppe: https://www.facebook.com/share/v/1FidT6E8Pk/
By Bologna Ignazio • Prot.Civile Generale 0 • Tags: Le Aquile UCSR, VAB Emilia-Romagna, VABRAVENNA