Allerta per la piena dei corsi d’acqua, in arrivo dispositivi acustici nel parmense

Comunicati stampa assessorato Sicurezza territoriale, difesa del suolo e della costa, protezione civile 01/07/2014 15:06
Bologna – Dispositivi di allerta acustici per segnalare il pericolo imminente di piena del torrente Scodogna in comune di Sala Baganza, tra l’abitato di Talignano e quello di Cafragna, e del rio Riccò nella località Riccò di Fornovo Taro (Parma). Sono questi gli interventi di somma urgenza autorizzati dalla Regione Emilia-Romagna, che verranno realizzati nelle prossime settimane.
“Si tratta – spiega Paola Gazzolo, assessore regionale alla Sicurezza territoriale, Difesa del suolo e della costa, Protezione civile – di un’integrazione al sistema di monitoraggio già esistente, in modo da fornire risposte più tempestive alle criticità emerse dopo le intense precipitazioni del 2 maggio scorso”. L’obiettivo è garantire “una migliore diffusione del messaggio di allerta in caso di piena, per una maggiore sicurezza della popolazione”.
A quest’intervento si affiancheranno nuovi lavori lungo il torrente Scodogna, in corso di progettazione da parte del Servizio tecnico di bacino degli affluenti del Po, che saranno appaltati entro la fine dell’anno. Si tratta di opere di adeguamento della sezione di deflusso del corso d’acqua finanziate con il riutilizzo di economie, ossia risorse derivanti da risparmi su opere già concluse negli anni scorsi. “Attraverso un’azione efficiente e per nulla scontata, si sono rintracciati questi fondi da destinare a nuovi investimenti per la cura del territorio e delle comunità” commenta l’assessore. “Come già avvenuto in passato, un’attenzione tempestiva è andata ai territori di Collecchio, Fornovo e Sala Baganza, già gravemente feriti dall’alluvione del 2011 e per i quali la Regione ha investito finora oltre 1 milione e 700 mila euro, condividendo le priorità d’azione con le amministrazioni comunali, costantemente impegnate a fianco delle popolazioni”.
L’assessore annuncia inoltre l’avvio della ricognizione per aggiornare la quantificazione dei danni causati dal maltempo a beni pubblici, privati e attività produttive. “Si tratta di un’attività importante per proseguire nella ricerca di finanziamenti da destinare a nuove opere di messa in sicurezza e al riconoscimento dei danni registrati – conclude Gazzolo – , come richiesto anche da due risoluzioni approvate con il voto unanime dell’Assemblea legislativa”. A questo proposito la giunta regionale ha approvato una nuova serie di interventi cantierabili entro l’anno, tra cui il primo lotto di lavori per la messa in sicurezza dell’abitato di Riccò. Per realizzarlo, è stato richiesto al Ministero dell’Ambiente un contributo pari a 1 milione di euro.